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domenica 21 ottobre 2012

Il passo discreto di Robert Walser


          Robert Walser
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Soggiorno in una casa di campagna è il titolo di una raccolta di saggi di Winfried Georg Sebald pubblicata recentemente da Adelphi, tra i quali spicca quello dedicato a Robert Walser; è a quel saggio che Pietro Citati dedica gran parte della sua recensione del libro sul Corriere della Sera : "Il suo legame con il mondo" scrive Citati di Walser " fu dei più labili. Non giunse mai a stabilirsi da nessuna parte: non poté mai disporre di qualcosa di suo, fosse pure l’oggetto più insignificante. Non ebbe mai una casa. Non abitò mai a lungo nello stesso luogo: non possedeva un solo arredo proprio. Aveva due vestiti: un abito buono e quello per tutti giorni. Non aveva libri, nemmeno quelli che aveva scritto. Ciò che leggeva lo prendeva a prestito. Scriveva su carta di seconda mano".
Anarchico e mite sognatore, Walser era l'emblema gentile e indifeso della precarietà, autore di pagine di sommessa e indicibile leggerezza. Camminatore instancabile, attraversò il mondo in punta di piedi, quasi volesse far dimenticare la sua presenza; internato nel sanatorio di Herisau, non volle allontanarsene dopo l'avvenuta guarigione e vi rimase per oltre vent'anni senza scrivere più nulla. Morì durante una passeggiata sulla neve il 25 dicembre 1956.




Lei non crederà assolutamente possibile che in una placida passeggiata del genere io m’imbatta in giganti, abbia l’onore d’incontrare professori, visiti di passata librai e funzionari di banca, discorra con cantanti e con attrici, pranzi con signore intellettuali, vada per boschi, imposti lettere pericolose e mi azzuffi fieramente con sarti perfidi e ironici. Eppure ciò può avvenire, e io credo che in realtà sia avvenuto.”

 

"La passeggiata", edizioni Adelphi
 

 

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