il blog di Manlio Onorato

Il blog di Manlio Onorato ... immagini, pensieri, divagazioni

mercoledì 26 dicembre 2012

Hannelore Baron

Dedico questo post a un'artista che ho imparato a conoscere navigando in internet; "nei fondi cieli" le figure dell'arte si rivelano a noi con l'urgenza dell'autenticità. 
 

Nata nel 1926 a Dillingen (Germania), Hannelore Baron visse sulla propria pelle il trauma delle persecuzioni razziali: il piccolo negozio di tessuti del padre e l'abitazione furono distrutti dai nazisti nel '39. Riuscì fortunatamente ad espatriare e nel '41 si stabilì a New York con la famiglia. La sua vena artistica più autentica si manifestò verso i quarant'anni quando iniziò a realizzare con vari materiali di recupero collages e assemblages, generalmente di piccole dimensioni, nei quali l'orrore, le ansie, le depressioni, la rabbia anche (lei stessa rivendicava la sua partecipazione attraverso l'arte alle proteste che scuotevano gli Stati Uniti alla fine degli anni sessanta) trovavano sofferta espressione, ma anche accenti di delicata, intima poesia.
Hannelore Baron morì di cancro nel 1987. Sue opere figurano nelle collezioni di alcuni dei più importanti musei americani; le dedicò una mostra postuma anche il Solomon Guggenheim Museum di New York.
 
Due personali sono attualmente allestite fino al 12 gennaio alla Leslie Feely Fine Art  di New York e fino al 19 gennaio alla Manny Silverman gallery di Los Angeles.
 
 

 
 

giovedì 6 dicembre 2012

Ma è poi vero che con la cultura non si mangia?

Vaste aree minerarie dismesse e degradate, una disoccupazione altissima, un reddito pro-capite tra i più bassi dell'intera nazione; per rilanciare la cittadina di Lens e il territorio circostante lo stato francese e la regione del Nord Pas de Calais hanno investito somme enormi nella costruzione di un museo, sede staccata del Louvre. Progettato da un team di architetti giapponesi, appena inaugurato dal presidente François Hollande, che l'ha definito “una folle scommessa e un esempio riuscito di decentralizzazione e di valorizzazione del territorio, passando per la cultura”sarà aperto al pubblico il prossimo 12 dicembre. Quando nel 2004 il Louvre decise di aprire una nuova sede fu compilato un elenco di aree in grave crisi economica che proprio da tale insediamento avrebbero potuto trovare l'occasione di un rilancio, secondo una formula già sperimentata con successo a Bilbao con il Museo Guggenheim: la scelta cadde su Lens, centro minerario decaduto. Il nuovo museo è destinato ad ospitare a rotazione circa duecento opere provenienti dalla sede parigina, compresi capolavori di rilevanza assoluta, e inoltre mostre temporanee (la prima è dedicata al Rinascimento). Sono già numerose le richieste di nuove licenze per bar, ristoranti, alberghi ed è previsto l'arrivo di almeno mezzo milione di turisti all'anno. “E noi qui, malinconici, a guardare" commenta Gian Antonio Stella in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera "E ad ascoltare tutti i giorni il solito ritornello: c'è la crisi, bisogna tagliare, con la cultura non si mangia..."